Io quante storie
Dalla vita al racconto: scrivere per non dimenticare
con Sebastiano Mondadori
Cinque incontri di due ore e mezzo per scrivere un racconto di ottomila battute a partire da un’esperienza indimenticabile della propria vita.
Quante storie ci portiamo dietro da anni. Ricordi che non smettiamo di ripeterci nella testa, aneddoti familiari o scene incomplete come pezzi impazziti di un puzzle da ricomporre. In questo territorio noto e allo stesso tempo straniero ci imbattiamo in persone lontane, dettagli
vividissimi o rivelazioni impreviste, travolti da una miriade di sentimenti ed emozioni che aspettano di trovare un ordine nella compiutezza di un racconto.
È un viaggio a ritroso nella memoria personale, dalla scintilla dell’idea iniziale alla revisione finale, seguendo passo per passo la stesura del racconto. Bisogna avere il coraggio di perdersi, per poi orientarsi alla ricerca della propria strada. Perché ognuno vede e riscrive la vita a modo suo.
Ma la scrittura è inseparabile della lettura. Sono due momenti dello stessa immaginazione
creativa, che si alimentano a vicenda nella completezza di una visione che dall’unicità di una vita
aspira all’universalità dell’esperienza umana.
Ogni incontro prende le mosse dal racconto di un grande scrittore o di una grande scrittrice
(Anton Čechov e Elizabeth Strout, Beppe Fenoglio e Alice Munro, John Cheever e Flannery
O’Connor…). Il racconto viene esaminato come un congegno di precisione e essenzialità da
smontare pezzo per pezzo, dalle caratteristiche stilistiche ai singoli elementi costitutivi: trama,
personaggi, tempo, ambientazione, dialoghi, descrizioni, punto di vista, ritmo, tono.
Ricorrendo al supporto di foto, oggetti, ricordi personali, gli esercizi vertono sui problemi
concreti della scrittura, nei quali ogni teoria è surclassata dall’urgenza della pratica. Solo così è
possibile allenare lo sguardo, affinare i procedimenti tecnici, sviluppare la sensibilità per
padroneggiare gli attrezzi del mestiere e magari rubare qualche trucchetto.
Una vera e propria palestra di scrittura e riscrittura, di lettura ad alta voce e ulteriore riscrittura,
imparando a districarsi tra verità, verosimiglianza e immaginazione fino alla verità ultima della
pagina scritta, dove conta solo il giudizio di chi ci legge.
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